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Tenderini
fabbro
Tenderini
fabbro
Una fattura datata 1682, emessa per il vicino Convento di San Sebastiano, fa risalire la storica bottega del fabbro Marco Tenderini almeno al Seicento rendendola la più antica della città, una delle ultime fucine veneziane in attività. A quell’epoca l’officina si chiama “al Soccorso” trovandosi a Dorsoduro di fronte all’omonimo ponte. Una testimonianza di questo passato è data da una vecchia incudine, di difficile datazione, molto più bassa rispetto all’attuale livello del terreno. La famiglia Tenderini è originaria di Premana, una località ricca di miniere vicino al lago di Como da cui si trasferirono a Venezia, a partire dalla fine del Cinquecento, molte maestranze locali, soprattutto fabbri, impiegati nell’Arsenale. Gli antenati di Marco Tenderini, l’attuale titolare, acquistarono la bottega nel 1804 tramandando queste maestranze per generazioni fino a Taddeo, il padre e maestro di Marco. Secoli di esperienza acquisita nella lavorazione artigianale e artistica del ferro secondo le antiche tecniche che permettono ancora oggi di mantenere e ripristinare un gran numero di manufatti in ferro a Venezia. Cancellate, inferriate, maniglie e serrature: per ponti, finestre, porte e tanto altro. L’officina produce anche ferramenta per il restauro di case e palazzi e tutti quegli attrezzi in ferro indispensabili a falegnami, muratori, marmisti e squerarioli, oltre ai ‘ferri’ delle barche tradizionali in legno, tra cui quelli caratteristici della gondola: il ferro da prua, detto anche pettine o Dolfin e "el risso" di poppa. Il ferro ha un’utilità pratica a Venezia che si fonde con mille elementi decorativi di estrema bellezza creando geometrie raffinate e armoniose, riccioli di eleganti fantasie. Vedere all’opera un mastro fabbro come Marco Tenderini è un’esperienza e ogni suo oggetto mobile o fisso è un condensato di antichi saperi.
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