A soli 3 minuti di battello da Fondamente Nove, Murano è un congiunto di 7 isole piuttosto esteso, fabbrica e residenza di molti veneziani.
Era un luogo di mulini, saline e pescatori, fino al 1291, quando diventò l'unico luogo autorizzato dalla Serenissima a produrre oggetti in vetro rivenduti in tutta Europa.
L'intenzione era limitare i frequenti incendi nelle fornaci ma soprattutto custodire i segreti delle tecniche di lavorazione, aspetto che ne segnò il destino e fece di Murano la prima area industriale al mondo. Una zona artigianale mono-produttiva, protetta ma anche aperta verso l'esterno, dove si perfezionarono abilità e si tramandò una grande tradizione artigianale con stili, metodi e tecniche peculiari: dal famoso vetro soffiato, risultato di un “respiro magico” fino al vetro a lume, dove la fonte di calore era un lume ad olio. Qui fu inventato il cristallo, una qualità di vetro pregiata sinonimo di grande eleganza, richiesta dalle corti di tutto il mondo insieme ai lattimi, raffinati vetri bianco latte.
A Murano non basta “andarci”, bisogna “entrarci” arrivando magari la mattina presto, nei giorni feriali, prima che aprano i negozi e accedere a quel mondo parallelo invisibile fatto di forni, magazzini e molerie. Esempi di archeologia industriale convivono con resti di conventi, zone residenziali con villette fino a piccoli orti e qualche filare di vigne.
Camminando per le calli, si potrà gustare del buon pesce, apprezzare un palazzo, un giardino, una vetrina semibuia o una delle più antiche chiese rimaste in laguna, la basilica dei Santi Maria e Donato, dove la luce gioca a riflettersi nel suo brillante mosaico absidale realizzato in stile bizantino dalle stesse maestranze di San Marco.
Un contesto ibrido dove si mantiene forte la tradizione del vetro: dall’ideazione, alla modellazione a caldo, fino alla molatura a freddo. C’è chi soffia bicchieri e vasi, chi modella sculture massicce, chi disegna e compone grandi complementi d’arredo, lampadari, specchi, chi crea vetrate artistiche, produce mosaici oppure lavora con il lume. Tecniche antiche e coreografiche, simili ad una danza, visibili durante le dimostrazioni artigianali dal vivo: potranno sembrare “troppo turistiche” ma bisogna accontentarsi se non si è designer famosi che hanno la possibilità di collaborare con i maestri.
Tappa al museo del vetro e un po' di shopping: si può cercare qualcosa per la cugina che si sposa, personalizzare con uno stemma un servizio di bicchieri o scegliere il lampadario del soggiorno; per i più creativi anche partecipare ad un corso dove imparare come si realizzano le perle a lume e gli oggetti molati. La varietà del vetro di Murano è davvero infinita come i colori delle inconfondibili murrine. Docile e intoccabile, liquido e infuocato, fragile e residente, il vetro di Murano possiede molte qualità, un po' come i suoi maestri vetrai.