Il Forcolaio Matto

remi e forcole

Il Forcolaio Matto

remi e forcole

"Ciascuna forcola che realizzo è per me come un viaggio. Inizialmente studio il pezzo di tronco di noce, come fossi in una terra straniera che piano piano diventerà più amica. Definisco la forcola con attenzione nel rispetto delle venature e poi intraprendo l'esecuzione, sudando e godendo della fatica. Di tanto in tanto la osservo come un viaggiatore che gira il capo per vedere quanta strada ha fatto e si ferma un attimo a contemplare il paesaggio. Lavoro con lentezza, a volte, altre con frenesia, con vigore e con dolcezza fino ad intravvedere emergere dal legno le curve e le linee che io volevo! Finire una forcola è un po' arrivare a un traguardo. Lo si gusta, perchè rimarrà per sempre. Qualcosa è stato creato. E bisogna attendere un po' prima di intraprendere un altro viaggio!"


Piero Dri è nato a Venezia nel 1983 ed è il quarto e più giovane remèr di Venezia. Da sempre innamorato delle barche veneziane e della voga, inizia a capire che questa sua passione è qualcosa di più forte mentre sta per laurearsi in astronomia nel 2009. Inizia a frequentare la Bottega di Paolo Brandolisio, abile maestro remèr, già allievo del grande G. Carli e nel 2013, dopo due anni impiegati a restaurare un vecchio magazzino, apre la sua Bottega chiamandola "Il Forcolaio Matto". Piero inizia così a realizzare remi e forcole per i vicini gondolieri di S. Sofia, per i regatanti e le remiere alla riscoperta di un mestiere antico, che gli permette di sentirsi fiero di essere veneziano e diretto protagonista della città. Il laboratorio di un remèr è, infatti, una bottega unica, il posto ideale per capire cosa è Venezia, cos'è sempre stata ed apprezzare l'importanza e la qualità del mestiere dell'artigiano. Nel suo laboratorio ogni elemento è disposto in modo razionale, per avere sempre lo spazio e la luce necessari alla lavorazione. Vi sono presenti tutti gli strumenti, alcuni molto antichi e utilizzati da generazioni, necessari alla costruzione dei remi e delle forcole come pialle, seghe a telaio e coltelli a petto. Vi si ripone, inoltre, il legname (noce per le forcole, ramin e faggio per i remi) per un'attenta e lenta stagionatura. Oltre alle forcole (da poppa, da prua, per gondola, per sciopon, velada, da barchetta) e le sue miniature, il laboratorio è anche luogo di scambio di idee e di confronto. Piero propone la voga come un modo alternativo di vedere e vivere la città di Venezia. Un modo sano, intelligente e assolutamente low cost di spostarsi e di scoprire i segreti e gli angoli più nascosti della città d'acqua più bella al mondo.

Il Forcolaio Matto di Piero Dri


Cannaregio 4231, ramo dell’Oca

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