La versatilità della lavorazione al lume: l'arte di Roberto Guidotti

Probabilmente, se vedi un rabbino realizzato in vetro di Murano dai colori vibranti, è stato meticolosamente scolpito dal talentuoso Roberto Guidotti.

Nato a Murano nel 1967, la passione di Guidotti per la lavorazione del vetro è fiorita durante l'infanzia. Affascinato dal vibrante mondo dell'arte in vetro, ha affinato le sue abilità nelle tecniche tradizionali e si è successivamente concentrato sulla lavorazione a lume, un'antica arte che perfezione da oltre trenta anni.

La lavorazione a lume, diversamente dalle tecniche de lavorazione del vetro che prevedono un team lavorare in simbiosi con il forno, è un processo solitario e intimo. Durante questa complessa operazione, l'artigiano è faccia a faccia con il vetro, connesso attraverso la fiamma di una torcia, o cannello, che genera il calore necessario a manipolare il materiale.

Questo antico metodo si è evoluto significativamente nel corso dei secoli. Originariamente, una lampada alimentata dall'aria di soffietti a pedale forniva la fiamma, ma gli artisti di oggi utilizzano tipicamente un cannello metallico collegato a un cilindro di gas propano o metano, spesso integrato con ossigeno per raggiungere temperature più elevate. Questa evoluzione riflette sia i progressi tecnologici sia il successo duraturo della lavorazione a lume.

Nel suo laboratorio situato in Rio terà S. Salvador, Guidotti produce una straordinaria gamma di articoli in vetro di Murano, tra cui anelli, pendenti, collane, animali, angeli, clown e altre composizioni artistiche. Tuttavia, sono i suoi squisiti rabbini in vetro che spiccano davvero, fungendo sia da capolavori artistici che da simboli culturali.

Venezia, con la sua ricca storia ebraica, fornisce un contesto importante per il lavoro di Guidotti. Durante il Medioevo, la città divenne un rifugio per persone di origine ashkenazita, levantina e sefardita in fuga dalle persecuzioni in altre parti d'Europa. Sebbene Venezia non fosse una società liberale, offriva una tolleranza relativa rispetto ad altre regioni. Il Ghetto di Venezia, noto come il primo ghetto del mondo, divenne un centro per la vita ebraica, consentendo alla comunità di praticare la propria religione, celebrare il proprio patrimonio e partecipare al commercio e alla cultura.

I rabbini realizzati da Guidotti non sono mere decorazioni; sono simbolo della storia veneziana, repubblica aperta a molteplici influenze culturali, religiose, artistiche e politiche. Spesso raffigurati con tra le mani una Torah, il principale simbolo dell'ebraismo, o un Lulav, una tradizionale fronda di palma, queste figure in vetro sono un'omaggio alla tradizione ebraica.

Che siano regalate come pensiero affettuoso o esposte come un prezioso ricordo, le sculture in vetro di Murano di Guidotti rappresentano la resilienza e la vitalità del patrimonio culturale veneziano, rendendoli un'aggiunta significativa a qualsiasi collezione.

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