Maschera realizzata in cuoio (vacchetta) a concia vegetale. Il cuoio viene inzuppato d'acqua ed adattato alla forma al cui retro viene inchiodato, quindi battuto con martelli di corno e stirato con stecche di legno fino all'asciugatura e solo a quel punto avrà preso la forma esatta della maschera. Si procede quindi al taglio degli occhi e dei fori del naso. Si assottigliano le parti di cuoio eccedenti i bordi e si inserisce un filo metallico sul bordo intorno alla maschera, fermandolo con la parte di cuoio assotigliata. Una volta finita la maschera viene lucidata a cera.

Le maschere per gli attori della commedia dell'arte erano tradizionalmente, e tuttora sono, realizzate in cuoio. Questo materiale, che nei secoli non ha trovato miglior sostituto, presenta caratteristiche quali la durata nel tempo ed una relativa flessibilità che rende le maschere sempre più adattabili al volto soprattutto con l'uso e con il sudore.

Più le superfici saranno ben definite e gli spigoli ben segnati, più le luci di scena valorizzeranno le forme della maschera.

Per gli spettacoli alla luce del giorno è consigliabile che la rifinitura delle maschere comporti interventi di colore. Si tenga però conto che i colori per il cuoio sono ad assorbimento e non coprenti e che il cuoio tende con il tempo a scurire uniformando i colori verso tonalità più scure.